Qui presso a Te
mercoledì 19 novembre 2014
giovedì 2 gennaio 2014
"Anche i Magi sbagliarono strada e finirono a Gerusalemme... ma se si continua a cercarLo Lui si farà trovare"
Odisseo nella reggia dei Feaci, Enea a Cartagine, Frodo da Tom Bombadil, la Compagnia a Lorien, i nani da Beorn... L'uomo passa in mezzo alle tempeste, e spesso il cuore si riempie di pesantezza.... Allora, appena prima del crollo, appare una terra, una casa sicura in cui riposare il cuore e liberarlo dalla paura, in cui rinfrancare l'anima e riacquistare tutta l'energia per riiniziare il cammino. E nel cuore rimane una stanza illuminata in cui abitano i ricordi e l'affetto di quei giorni, e in cui riprendere forza nel freddo e nella fatica.
mercoledì 25 dicembre 2013
Buon Natale!!
"Laggiù una madre senza posa camminava,
fuori da una locanda ancora a vagare;
fuori da una locanda ancora a vagare;
nel paese in cui lei si trovò senza tetto,
tutti gli uomini sono a casa.
Quella stalla malconcia a due passi,
fatta di travi instabili e sabbia scivolosa,
divenne qualcosa di così solido da resistere e reggere
più delle pietre squadrate dell'impero di Roma.
Perché tutti gli uomini hanno nostalgia anche quando sono a casa,
e si sentono forestieri sotto il sole,
come stranieri appoggiano la testa sul cuscino
alla fine di ogni giornata.
Qui combattiamo e ardiamo d'ira,
abbiamo occasioni, onori e grandi sorprese,
ma casa nostra è là sotto quel cielo di miracoli
in cui cominciò la storia di Natale.
Un bambino in una misera stalla,
con le bestie a scaldarlo ruminando;
solo là, dove Lui fu senza un tetto,
tu ed io siamo a casa.
Abbiamo mani all'opera e teste capaci,
ma i nostri cuori si sono persi – molto tempo fa!
In un luogo che nessuna carta o nave può indicarci
sotto la volta del cielo.
Questo mondo è selvaggio come raccontano le favole antiche,
e anche le cose ovvie sono strane,
basta la terra e basta l’aria
per suscitare la nostra meraviglia e le nostre guerre;
Ma il nostro riposo è lontano quanto il soffio di un drago
e troviamo pace solo in quelle cose impossibili,
in quei battiti d'ala fragorosi e fantastici
che volarono attorno a quella stella incredibile.
Di notte presso una capanna all'aperto
giungeranno infine tutti gli uomini,
in un luogo che è più antico dell'Eden
e che alto si leva oltre la grandezza di Roma.
Giungeranno fino alla fine del viaggio di una stella cometa,
fino a scorgere cose impossibili che tuttavia ci sono,
fino al luogo dove Dio fu senza un tetto
e dove tutti gli uomini sono a casa."
(G. K. Chesterton)
mercoledì 18 settembre 2013
domenica 1 settembre 2013
Angelus 1 settembre 2013
Nel link il testo integrale dell'angelus del 1 settembre 2013 di Papa Francesco, con un accorata richiesta di pregare per la pace. Egli ha indetto il 7 settembre una giornata di "preghiera e digiuno" per la pace in Siria e le "drammatiche conseguenze".
Un saluto a tutti voi.
http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/2013/9/1/PAPA-FRANCESCO-Mai-piu-la-guerra-il-testo-integrale-dell-Angelus-Oggi-domenica-1-settembre-2013/423561/
Un saluto a tutti voi.
http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/2013/9/1/PAPA-FRANCESCO-Mai-piu-la-guerra-il-testo-integrale-dell-Angelus-Oggi-domenica-1-settembre-2013/423561/
venerdì 2 agosto 2013
Cardinale Joseph Ratzinger [Benedetto XVI, papa dal 2005 al 2013]
Enciclica « Spe Salvi », 47 (© Libreria Editrice Vaticana)
Alcuni teologi recenti sono dell'avviso che il fuoco che brucia e insieme salva sia Cristo stesso, il Giudice e Salvatore. L'incontro con Lui è l'atto decisivo del Giudizio. Davanti al suo sguardo si fonde ogni falsità. È l'incontro con Lui che, bruciandoci, ci trasforma e ci libera per farci diventare veramente noi stessi. Le cose edificate durante la vita possono allora rivelarsi paglia secca, vuota millanteria e crollare. Ma nel dolore di questo incontro, in cui l'impuro ed il malsano del nostro essere si rendono a noi evidenti, sta la salvezza. Il suo sguardo, il tocco del suo cuore ci risana mediante una trasformazione certamente dolorosa « come attraverso il fuoco ». È, tuttavia, un dolore beato, in cui il potere santo del suo amore ci penetra come fiamma, consentendoci alla fine di essere totalmente noi stessi e con ciò totalmente di Dio.
Da "Vangelo del Giorno"
Enciclica « Spe Salvi », 47 (© Libreria Editrice Vaticana)
Alcuni teologi recenti sono dell'avviso che il fuoco che brucia e insieme salva sia Cristo stesso, il Giudice e Salvatore. L'incontro con Lui è l'atto decisivo del Giudizio. Davanti al suo sguardo si fonde ogni falsità. È l'incontro con Lui che, bruciandoci, ci trasforma e ci libera per farci diventare veramente noi stessi. Le cose edificate durante la vita possono allora rivelarsi paglia secca, vuota millanteria e crollare. Ma nel dolore di questo incontro, in cui l'impuro ed il malsano del nostro essere si rendono a noi evidenti, sta la salvezza. Il suo sguardo, il tocco del suo cuore ci risana mediante una trasformazione certamente dolorosa « come attraverso il fuoco ». È, tuttavia, un dolore beato, in cui il potere santo del suo amore ci penetra come fiamma, consentendoci alla fine di essere totalmente noi stessi e con ciò totalmente di Dio.
Da "Vangelo del Giorno"
venerdì 28 giugno 2013
Carità
Ai nostri giorni, la malattia più terribile in occidente non è la tubercolosi o la lebbra, ma il fatto di sentirsi indesiderabile, non amato e abbandonato. Sappiamo curare le malattie del corpo con la medicina, ma l'unico rimedio alla solitudine, allo smarrimento, alla disperazione, è l'amore. Molti muoiono sulla terra per mancanza di un pezzo di pane, ma più ancora, per mancanza di un po' di amore. La povertà in occidente è un'altra specie di povertà ; non è soltanto una povertà di solitudine, ma anche di spiritualità. C'è una fame di amore come c'è una fame di Dio.
Beata Teresa di Calcutta (1910-1997), fondatrice delle Suore Missionarie della Carità
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