sabato 24 dicembre 2011

Auguri

Stanotte rinasce la nostra Speranza
Buon Natale

"Il Natale è l'evento più sorprendente, più inimmaginabile che ci sia, perchè quella spinta che al compimento di noi stessi ha avuto una risposta, e questa risposta è diventata un uomo, una presenza, un abbraccio.
Solo la tenerezza infinita di Dio può permettere all'uomo di ripartire sempre, di lottare sempre, di lottare sempre, di tornare a costruire dopo che le sue costruzioni di prima sono state abbattute. Questa tenerezza è qui, tra noi. Perciò buon Natale, senza paura."

Da Tracce


"La gioia dell’amore, la risposta al dramma della sofferenza e del dolore, la forza del perdono davanti all’offesa ricevuta e la vittoria della vita dinanzi al vuoto della morte, tutto trova compimento nel mistero della sua Incarnazione, del suo farsi uomo, del condividere con noi la debolezza umana per trasformarla con la potenza della sua Risurrezione."

Benedetto XVIPorta Fidei, n. 13


giovedì 22 dicembre 2011

Tristemente vero...


"La tragedia dell’uomo moderno non è che conosce meno e meno del significato della sua vita, ma che gli importa meno e meno. "


Vaclav Havel

lunedì 19 dicembre 2011


"Coraggio è, in effetti, una contraddizione in termini. Significa: un forte desiderio di vivere che prende la sua forma dalla prontezza a morire. ‘Chi perderà la sua vita, la salverà’, non è una citazione mistica per santi ed eroi. È un’indicazione quotidiana per marinai e montanari. Non deve semplicemente aggrapparsi alla vita, perché sarebbe un codardo, e non ne uscirebbe. Non deve semplicemente aspettare di morire, perché sarebbe un suicida, e non ne uscirebbe. Deve difendere la propria vita con un furioso spirito di indifferenza nei confronti di essa; deve desiderare la vita con acqua e, anche, bere la morte come vino. Nessun filosofo, credo, ha mai trattato questo enigma con sufficiente lucidità, e neppure io l’ho fatto. Ma la Cristianità ha fatto di più: ha segnato il limite tra la tomba tragica di un suicida e quella di un eroe, mostrando la distanza che c’è tra chi muore in nome della vita e chi muore in nome della morte. "
(Da Ortodossia1908)



Dal blog di Annalisa Teggi

venerdì 16 dicembre 2011

L'unica cosa che fa risorgere un cuore affranto è il sentirsi amati da qualcuno. L'unica cosa di cui abbiamo bisogno per riprendere speranza è una carezza... Sì, una carezza del Nazareno.




martedì 13 dicembre 2011


"Noi non cesseremo mai di esplorare e alla fine del nostro esplorare torneremo là dove siamo partiti e conosceremo il posto per la prima volta"
T. S. Eliot

mercoledì 7 dicembre 2011

Un buon insegnamento

L'umiltà è per la virtù quello che la catena è per il rosario: togliete la catena e tutti i grani se ne vanno; togliete l'umiltà e tutte le virtù spariscono.  
San Giovanni Battista Maria Vianney

domenica 4 dicembre 2011

"L'incertezza e il pericolo mettono a prova l'uomo;
solo nella sventura lo si conosce veramente,
perchè solo allora la verità vien fuori dal profondo del cuore,
solo allora la maschera è strappata e appare la realtà."

Lucrezio, De rerum natura, III, 55-58

mercoledì 30 novembre 2011

Giussani e Virgilio si intendevano

"un individuo che  avesse vissuto poco l'impatto con la realtà, perché, ad esempio, ha avuto ben poca fatica da compiere, avrà scarso il senso della propria coscienza, percepirà meno l'energia e la vibrazione della sua ragione".


Don Giussani, Il senso religioso


"è il padre Giove, lui stesso che ha voluto così difficile la via del coltivare, e per primo fece smuovere con arte la terra dei campi, aguzzando con le preoccupazioni i pensieri dei mortali, per impedire che il suo regno restasse addormentato in un pesante torpore d'inezia."

Virgilio, Georgiche, I, 120

domenica 27 novembre 2011

Cari amici,
il mio blog non è nato certo per questo, ma la crisi avanza e bisogna muoversi per superarla. Le forze che cambiano la storia sono le stesse che cambiano il cuore dell'uomo: a Cristo io mi affido, e i fatti che accadono sono segno di Lui. Ho ricevuto una richiesta di affiliarmi a libreria del Santo; vi chiedo così un grande favore: se avete bisogno di libri e avete intenzione di comprarli su internet e in particolare su libreria del santo, passate attraverso il collegamento qui a lato: mi darà un piccolo guadagno. Scusate se sembro venale, ma ritengo che anche questa possibilità mi sia offerta e non voglio perderla.
Ciao!

giovedì 24 novembre 2011


"Soffri e sii grande: il tuo destino è questo,
finor: soffri, ma spera: il tuo gran corso
comincia appena; e chi sa dir, quai tempi,
quali opre il cielo ti prepara? Il cielo
che re ti fece, ed un tal cor ti diede."


Manzoni, Adelchi, atto III scena 1a

mercoledì 23 novembre 2011


"Mr. Wordsworth on the other hand was to propose to himself as his object, to give the charm of novelty to things of every day, and to excite a feeling analogous to the supernatural, by awakening the mind's attention from the lethargy of custom, and directing it to the loveliness and the wonders of the world before us; an inexhaustible treasure, but for which in consequence of the film of familiarity and selfish solicitude we have eyes, yet see not, ears that hear not, and hearts that neither feel nor understand."


Samuel Taylor Coleridge, Biographia Literaria

domenica 13 novembre 2011

Io pongo sempre innanzi a me il Signore, sta alla mia destra, non posso vacillare» (Sal 16,8). Perché se c'è una cosa che Gesù mi chiede, è di appoggiarmi a lui, di confidare solo in lui, di abbandonarmi a lui senza riserve... Non dobbiamo cercare di controllare l'agire di Dio. Non dobbiamo contare le tappe del viaggio che vuole che facciamo. Anche se mi sento come una barca alla deriva, non devo far altro che abbandonarmi totalmente a lui.

        Quando sembra difficile, ricordati che non siamo chiamati ad avere successo, ma ad essere fedeli. La fedeltà è importante, anche nelle piccole cose; non per la cosa in se stessa, che sarebbe la preoccupazione di uno spirito gretto, ma per quella grande cosa che è la volontà di Dio. S. Agostino ha detto: «Le piccole cose restano piccole, ma essere fedele nelle piccole cose è cosa grande. Nostro Signore non è lo stesso in un povero che ci visita come in un grande?


Beata Teresa di Calcutta

sabato 12 novembre 2011



Oggi sono stata guidata da un'amica per le strette vie del suo paesino, in una frizzante e gradita passeggiata, alla scoperta dei colori autunnali. Poi un simpatico lavoro con le chitarre.
Tornata a casa ho detto al mio gattino sdraiato sul mio letto, dandogli una carezza sul naso: "che bella cosa gli amici!".
Lui ha assentito con un breve prrr. "Anche i gattini" ho aggiunto.
Ha assentito di nuovo con un approvante prrr.


venerdì 11 novembre 2011

Un'altra perla cantata



Love is everywhere, I see it
You are all that you can be, go on and be it
Life is perfect, I believe it 
Come and play the game with me

Open yourself to the first celebration
Open your eyes to the joy and pain
Life is the fruit of your own creation
Evry new birth is a soul regained

Love is everywhere, I see it
You are all that you can be, go on and be it
Life is perfect, I believe it
Come and play the game with me

Drinkin my life from a silver fountain
Sweetwater running to the cold salt sea
Old man moon on a white-top mountain
Sound of the wind singin dreams for me

Love is everywhere, I see it
You are all that you can be, go on and be it
Life is perfect, I believe it
Come and play the game with me

Follow your heart like a flying stallion
Race with the sun to the edge of night
Form your truth like a gold medallion
Dance in the circle of the love and the light

Love is everywhere, I see it
You are all that you can be, go on and be it
Life is perfect, I believe it
Come and play the game with me


domenica 6 novembre 2011

Eh, senza gli amici...


Senza gli amici che ti chiedono "come stai?", che ti chiedono di raccontargli come va la vita, che studiano assieme a te, che ti fanno aprire gli occhi sulla enorme bellezza che hai davanti, che ti fanno ridere e sorridere, che ti insegnano grandi cose è difficile andare avanti. Senza di loro è difficile guardare il Crocifisso e ringraziare di esistere...


martedì 1 novembre 2011


"Santità= conoscere e accettare il vuoto che è  in noi e che Dio colma di Sè nella misura in cui ci si apre alla sua Bellezza."

"Cari amici, ripetutamente l’immagine dei santi è stata sottoposta a caricatura e presentata in modo distorto, come se essere santi significasse essere fuori dalla realtà, ingenui e senza gioia. Non di rado si pensa che un santo sia soltanto colui che compie azioni ascetiche e morali di altissimo livello e che perciò certamente si può venerare, ma mai imitare nella propria vita. Quanto è errata e scoraggiante questa opinione! Non esiste alcun santo, fuorché la beata Vergine Maria, che non abbia conosciuto anche il peccato e che non sia mai caduto. 

Cari amici, Cristo non si interessa tanto a quante volte nella vita vacilliamo e cadiamo, bensì a quante volte noi, con il suo aiuto, ci rialziamo. Non esige azioni straordinarie, ma vuole che la sua luce splenda in voi. Non vi chiama perché siete buoni e perfetti, ma perché Egli è buono e vuole rendervi suoi amici. Sì, voi siete la luce del mondo, perché Gesù è la vostra luce. Voi siete cristiani – non perché realizzate cose particolari e straordinarie – bensì perché Egli, Cristo, è la vostra, nostra vita. Voi siete santi, noi siamo santi, se lasciamo operare la sua Grazia in noi."


Discorso del Papa in Germania
  

mercoledì 19 ottobre 2011

Quanta è ganza radio Londra


Finalmente un coraggioso che sbatte in faccia al mondo l'umanità e la verità non ideologizzata! Grande Ferrara!

  

domenica 16 ottobre 2011

Musica e rivoluzione industriale



Studiando la rivoluzione industriale a scuola, la prof ha fatto notare come la diffusione nelle case del grammofono fosse una cosa quasi miracolosa per le famiglie, che potevano portarsi la musica in casa. Oggi ascoltando le note della Moldava Janàcek, non posso che essere grata a Berliner, inventore del grammofono e sentire quella musica come un miracolo.


mercoledì 12 ottobre 2011

Anche nell'inutilità...

Ieri è stata una giornata molto faticosa. Una di quelle giornate in cui lavori come una bestia tutto il giorno, e quando arrivi alla fine ti accorgi che non hai concluso niente, e che hai buttato giù per "le tubature" un pomeriggio intero. Ero molto scocciata alla fine. Passata la fase di stanchezza acuta post-cena infilata nelle coperte naturalmente non avevo un briciolo di sonno. Ma è stato un bene, perchè così ho potuto riflettere un po' soprattutto sulla lettura dei vespri: " La carità non abbia finzioni [...] Non siate pigri nello zelo; siate invece ferventi nello spirito, servite il Signore. Siate lieti nella speranza, forti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera".


«O sanguis meus, o superinfusa
gratïa Deï, sicut tibi cui
bis unquam celi ianüa reclusa?».


Così quel lume: ond' io m'attesi a lui;
poscia rivolsi a la mia donna il viso,
e quinci e quindi stupefatto fui;


ché dentro a li occhi suoi ardeva un riso
tal, ch'io pensai co' miei toccar lo fondo
de la mia gloria e del mio paradiso.


Dante, Paradiso, canto XV

giovedì 29 settembre 2011

Bravo O'Brien


Amo la scrittura di O'Brien: è un padre che sa il modo di amare i suoi figli: prenderli per mano e salire correndo su una montagna, buttarsi sulle nuvole e cadere sofficemente sospinti dal vento, alzarsi sulle correnti, precipitare con la pioggia e camminare guardando il cielo.


martedì 27 settembre 2011

-Dice il Signore degli eserciti: "In quei giorni, dieci uomini di tutte le lingue delle genti afferreranno un Giudeo per il lembo del mantello e gli diranno: Vogliamo venire con voi, perché abbiamo compreso che Dio è con voi".-


Libro di Zaccaria 8, 23

domenica 25 settembre 2011

Sono commossa dal bene che mi vogliono!


Hai cercato la libertà lontano,
hai trovato la noia e le catene,
hai vagato senza via
solo con la tua fame.

Apri le braccia,
corri incontro al Padre;
oggi la sua Casa sarà in festa per te.

Se vorrai spezzare le catene,
troverai la strada dell’Amore,
la tua gioia canterai:
questa è libertà.

I tuoi occhi ricercano l’azzurro;
c’è una Casa che aspetta il tuo ritorno
e la pace tornerà:
questa è libertà.

Apri le tue braccia, Domenico Machetta

  

mercoledì 14 settembre 2011

Il banco, ovvero Dio vede e provvede

e altre storielle sui primi giorni di scuola



Sono tre giorni che sono tornata a scuola. Vi aspettate disperazione, lamentele e tristezza?
Allora leggete da un'altra parte. Non qui.

Nella mia classe ci sono alcuni compagni a cui sono particolarmente legata, e quest'anno avrei voluto molto sedermi vicino a qualcuno di loro. Ma pochi giorni prima dell'inizio scopro che tutti sono già accoppiati, e dunque per ora sono sola. Dato che l'atra parte di classe e molto legata comincio ad avere il terrore di finire vicino a uno in particolare, cosa che davvero non vorrei. Ho fatto cadere lacrime amare nel giardino: si tratta di un anno intero, l'ultimo, e se sei vicino alla persona con cui proprio non fili........... Beh, posso mettermi con X, anche se... Non vedo via d'uscita e dunque mi dico: allora, o Dio c'è anche qui, o sono tutte storie. Mi fido di Te. So che dovunque capiterò sarà per un motivo, anche se mi parrà tremendo. E poi grazie alla lettura del meraviglioso romanzo "L'isola del mondo" continuo: offrirò le sofferenze; anche in questa circostanza esiste una ragione. Passo nella tranquillità gli ultimi giorni di vacanza e alla mattina di lunedì i posti si riempiono grandiosamente e infine si siede accanto a me una ragazza che mi è cara, benchè non la conosca tantissimo. Qui è chiara la Grazia di Dio, maledetta te che disperavi. Deo Gratias. "Sono contenta di essere con te!" le dico. "Anch'io" risponde.
Il tutto ad maiorem Dei gloriam, naturalmente.


Dopo un inizio così grande sono felice.

Oggi ho incontrato una mia ex professoressa di italiano e latino nel corridoio, una cara, cara donna. Mi ha chiesto come stavo, mi ha fatto gli auguri per l'anno e infine, lasciandomi esterrefatta, mi ha detto che sapeva che ero andata a lavorare al Meeting e mi ha chiesto come era stato. Splendido, rispondo io, come sempre. E di Sul suo volto il sorriso si allarga ancora di più (non pensavo fosse possibile). Ho lavorato come volontaria, è stato faticoso, ma impagabile, continuo felice. E poi mi saluta. Ho ripensato solo più tardi a come io non l'abbia vista mai abbattuta, e a tutti i giorni che ci incontrava con il sorriso e con un gioia indistruttibile. Lei è una donna felice. Dopo oggi non me ne stupisco. Perchè i beati sono tutti in Paradiso...
  

giovedì 8 settembre 2011


"Dopo aver santificato le vostre anime con l'obbedienza alla verità, per amarvi sinceramente come fratelli, amatevi intensamente, di vero cuore, gli uni gli altri, essendo stati rigenerati non da un seme corruttibile, ma immortale, cioè dalla parola di DIo viva ed eterna."

1Pt 1, 22-23

Grazie amici carissimi, antichi, nuovi e tanto amati!
  

Il Papa sulla Bellezza: splendido

Cari fratelli e sorelle,

più volte ho richiamato, in questo periodo, la necessità per ogni cristiano di trovare tempo per Dio, per la preghiera, in mezzo alle tante occupazioni delle nostre giornate. Il Signore stesso ci offre molte occasioni perché ci ricordiamo di Lui. Oggi vorrei soffermarmi brevemente su uno di questi canali che possono condurci a Dio ed essere anche di aiuto nell’incontro con Lui: è la via delle espressioni artistiche, parte di quella “via pulchritudinis” – “via della bellezza” - di cui ho parlato più volte e che l’uomo d’oggi dovrebbe recuperare nel suo significato più profondo.

Forse vi è capitato qualche volta davanti ad una scultura, ad un quadro, ad alcuni versi di una poesia, o ad un brano musicale, di provare un’intima emozione, un senso di gioia, di percepire, cioè, chiaramente che di fronte a voi non c’era soltanto materia, un pezzo di marmo o di bronzo, una tela dipinta, un insieme di lettere o un cumulo di suoni, ma qualcosa di più grande, qualcosa che “parla”, capace di toccare il cuore, di comunicare un messaggio, di elevare l’animo. Un’opera d’arte è frutto della capacità creativa dell’essere umano, che si interroga davanti alla realtà visibile, cerca di scoprirne il senso profondo e di comunicarlo attraverso il linguaggio delle forme, dei colori, dei suoni. L’arte è capace di esprimere e rendere visibile il bisogno dell’uomo di andare oltre ciò che si vede, manifesta la sete e la ricerca dell’infinito. Anzi, è come una porta aperta verso l’infinito, verso una bellezza e una verità che vanno al di là del quotidiano. E un’opera d’arte può aprire gli occhi della mente e del cuore, sospingendoci verso l’alto.

Ma ci sono espressioni artistiche che sono vere strade verso Dio, la Bellezza suprema, anzi sono un aiuto a crescere nel rapporto con Lui, nella preghiera. Si tratta delle opere che nascono dalla fede e che esprimono la fede. Un esempio lo possiamo avere quando visitiamo una cattedrale gotica: siamo rapiti dalle linee verticali che si stagliano verso il cielo ed attirano in alto il nostro sguardo e il nostro spirito, mentre, in pari tempo, ci sentiamo piccoli, eppure desiderosi di pienezza… O quando entriamo in una chiesa romanica: siamo invitati in modo spontaneo al raccoglimento e alla preghiera. Percepiamo che in questi splendidi edifici è come racchiusa la fede di generazioni. Oppure, quando ascoltiamo un brano di musica sacra che fa vibrare le corde del nostro cuore, il nostro animo viene come dilatato ed è aiutato a rivolgersi a Dio. Mi torna in mente un concerto di musiche di Johann Sebastian Bach, a Monaco di Baviera, diretto da Leonard Bernstein. Al termine dell’ultimo brano, una delle Cantate, sentii, non per ragionamento, ma nel profondo del cuore, che ciò che avevo ascoltato mi aveva trasmesso verità, verità del sommo compositore, e mi spingeva a ringraziare Dio. Accanto a me c'era il vescovo luterano di Monaco e spontaneamente gli dissi: “Sentendo questo si capisce: è vero; è vera la fede così forte, e la bellezza che esprime irresistibilmente la presenza della verità di Dio. Ma quante volte quadri o affreschi, frutto della fede dell’artista, nelle loro forme, nei loro colori, nella loro luce, ci spingono a rivolgere il pensiero a Dio e fanno crescere in noi il desiderio di attingere alla sorgente di ogni bellezza. Rimane profondamente vero quanto ha scritto un grande artista, Marc Chagall, che i pittori per secoli hanno intinto il loro pennello in quell’alfabeto colorato che è la Bibbia. Quante volte allora le espressioni artistiche possono essere occasioni per ricordarci di Dio, per aiutare la nostra preghiera o anche la conversione del cuore! Paul Claudel, famoso poeta, drammaturgo e diplomatico francese, nella Basilica di Notre Dame a Parigi, nel 1886, proprio ascoltando il canto del Magnificat durante la Messa di Natale, avvertì la presenza di Dio. Non era entrato in chiesa per motivi di fede, era entrato proprio per cercare argomenti contro i cristiani, e invece la grazia di Dio operò nel suo cuore.

Cari amici, vi invito a riscoprire l’importanza di questa via anche per la preghiera, per la nostra relazione viva con Dio. Le città e i paesi in tutto il mondo racchiudono tesori d’arte che esprimono la fede e ci richiamano al rapporto con Dio. La visita ai luoghi d’arte, allora, non sia solo occasione di arricchimento culturale - anche questo - ma soprattutto possa diventare un momento di grazia, di stimolo per rafforzare il nostro legame e il nostro dialogo con il Signore, per fermarsi a contemplare - nel passaggio dalla semplice realtà esteriore alla realtà più profonda che esprime - il raggio di bellezza che ci colpisce, che quasi ci “ferisce” nell’intimo e ci invita a salire verso Dio. Finisco con una preghiera di un Salmo, il Salmo 27: “Una cosa ho chiesto al Signore, questa sola io cerco: abitare nella casa del Signore tutti i giorni della mia vita, per contemplare la bellezza del Signore e ammirare il suo santuario” (v. 4). Speriamo che il Signore ci aiuti a contemplare la sua bellezza, sia nella natura che nelle opere d'arte, così da essere toccati dalla luce del suo volto, perché anche noi possiamo essere luci per il nostro prossimo. Grazie.

martedì 6 settembre 2011

Racconti settembrini


Se trovate qualcosa di strano in queste righe che sto per scrivere, non date la colpa a me, ma ai fumi dell'alcol. No, non preoccupatevi, non sono gli effetti di una notte di peccaminosa ebbrezza, nè mi sono ubriacata alle nove di mattina col mosto: come impone il tempo e la luna, stamattina ho imbottigliato vino Barbera per ore e ore (bè, non esageriamo). La luna calante di settembre è colei che permette al vino di diventare frizzante, dunque dalle 8 e mezza la famiglia si è armata di coraggio e ha cominciato a svuotare le damigiane. Ricordo che riempiendo bottiglia dopo bottiglia mi è venuta una riflessione molto profonda sul destino umano, tanto profonda che non me la ricordo. Con grande efficienza (quella c'è sempre quando si tratta di cibo e bevande) io e il fratello siamo entrati in simbiosi con la macchina tappabottiglie lavorando a ritmi serrati e tappando a velocità record le bottiglie. Le macchine tappabottiglie sono una bella cosa: basta un po' di immaginazione per ritrovarsi a bordo di una caravella a caricare il cannoncino e sparare bordate contro il nemico. A chi non conosce questa macchina (e comunque a tutti) consiglio di cuore di leggere il racconto di Guareschi intitolato "Il dono migliore" (è nel Corrierino delle famiglie). Intanto io mi tengo in corpo quel litro di vino che ho respirato nella stanzetta dello scantinato e continuo allegra questa giornata.

domenica 4 settembre 2011



"E un Dio che ha fatto cose così eccelse coi fiori, con gli alberi, con la coda dei gattini, avrà bene la facoltà di darci la Sua Carne da mangiare, il Suo Sangue da bere nell'Eucarestia. Il miracolo delle leggi e delle regole, infatti, non è nè più nè meno miracoloso dell'infrazione di queste leggi e di queste regole."

Bruce Marshall, Tutta la gloria nel profondo. Il mondo, la carne e Padre Smith, Jaca Book, (2009), pag 144

sabato 3 settembre 2011



"L'imprevisto è la sola speranza" 
E. Montale

Perchè nell'imprevisto si incontra il Divino.
  

lunedì 29 agosto 2011

Caro Meeting,



Mi perdonate se non scrivo molto tornata oggi? Molto lavoro, poco riposo e tanta letizia. Oggi con gli occhi che mi si chiudono e il mal di testa ho continuamente in mente la Fiera, quella che ho scoperto essere la mia casa. Una casa di chilometri e chilometri quadrati, un'arena e la promozione, dove sempre si ritorna. Ma è soprattutto una casa fatta di volti: i grandi amici con cui lavori, quelli che non vedi da tempo, parenti conoscenti, persone grandi che ammiri e ascolti. Spesso mi sono ritrovata a pensare in questi giorni: "Questa è la mia casa". Perchè il Paradiso si rende concreto attraverso delle persone, come Gesù mangiava i pesci assieme agli apostoli dopo la Resurrezione. Io la mia vita la voglio affrontare con gente così. E mi commuovo a pensare a cosa sta accadendo a questo popolo: tutti affascinati da un solo uomo lo cerchiamo in ogni cosa della vita. E oggi più che mai anche io desidero vivere per sempre insieme a Lui, Cristo, senso del dolore, motivo della gioia, ragione della certezza. Sono commossa per l'amica che mi ha invitato a lavorare umilmente vendendo cataloghi, ovvero stressando la gente, grata per il bene che mi ha voluto invitandomi ad abbracciare di persona Cristo. E il mio pensiero va grato a tutti coloro che ci sono stati, che lo hanno pensato non potendo passare che mi hanno fatto una proposta di bene per me anche se loro stessi non vi potevano partecipare, come l'amica che mi invita caldamente ad andare a una mostra. Uomini di tutte le culture, generazioni, convinzioni e caratteri a seguire la stessa Persona. Che tutti chiama, tutti ama, tutti conforta.


  

giovedì 4 agosto 2011

Sulla confessione (e non solo)

Come è difficile accettarsi quando si vede tutto il proprio male e si hanno davanti tutti i propri limiti... L'unica salvezza è vedere come si è guardati, perdonati e amati da un Altro. Solo quando qualcun altro ti perdona e ama puoi accettare di perdonarti e amarti. Così, come diceva Chesterton: "Ho trovato soltanto una religione che osasse scendere con me nella profondità di me stesso”. Per poi con te risorgere.

giovedì 28 luglio 2011

Storielle estive


Martedì 26 luglio 2011 mi sono dilettata a compiere il mio primo giro in moto. Portata dietro, dato che il patentino non l'ho mai preso... In sella a un Gilera 124 sport alla cui guida stava il mi babbo, con un po' di fifa (chi sta dietro sembra che voli su un palloncino! Troppi ammortizzatori?) abbiamo compiuto un glorioso giro della piazza, con il vento che non ci agitava i capelli perchè il papà li ha corti e io li avevo legati, ma non importa, sotto gli occhi di una folla estasiata (e cioè i due gemellini del piano di sotto che hanno rimirato per un po' la moto d'epoca) e veloci come il vento siamo tornati in garage. Un commento? Ganzo. Peccato che ora la moto sia ingolfata...............

Sempre martedì sono andata con il nonno a comprare 4 pile nuove per la radio. "Duracell plus", pile-transatlantico che al supermercato - ahimè - si trovano solamente ricaricabili, e per chi è sprovvisto dell'attrezzo apposito, la cosa è alquanto problematica (provateci voi a fare andare una radio con le pile ricaricabili non ancora ricaricate, come te le vendono). Passati in tabaccheria e prese le pile con le dimensioni più grosse torniamo a casa. E ieri la notizia: abbiamo preso le pile sbagliate. Troppo piccole. Ma il nonno non si perde d'animo. Fa bene un po' di vecchia scuola: io al suo posto avrei subito comprato un paio di pile nuove. Lui invece, armato di sughero, cotone e alluminio ha costruito, aggiustato, collegato, e maneggiate le pile fino a fare contatto e a suon di "Mondus gobbus birbantusque" abbiamo riparato la radio.

lunedì 25 luglio 2011

sabato 23 luglio 2011

Pensieri



Accostatami malvolentieri a questo spesso libro perchè materiale per un compito di filosofia insopportabilmente  noioso, continuo a fare il compito malvolente, a leggere Pascal entusiasta.

"[...] siano almeno onesti se non possono essere cristiani, e riconoscano infine che esistono soltanto due categorie di persone che possono dirsi ragionevoli: quelle che servono Dio con tutto il loro cuore perchè lo conoscono e quelle che lo cercano con tutto il loro cuore perchè non lo conoscono."

Pascal, Pensieri, n°194

martedì 19 luglio 2011



Mary McNeely



"Passer-by,

To love is to find your own soul

Through the soul of the beloved one."





"Viandante,

amare è ritrovare la propria anima
attraverso l'anima dell'amato."



Antologia di Spoon River, Edgar Lee Masters

  

sabato 16 luglio 2011

Folgarida, 10-15 luglio


La vacanzina di Gs è stata sulle Dolomiti, in Trentino. E' stata diversa e strana rispetto alle altre volte... A momenti di profonda commozione seguivano momenti di vuoto e rabbia. Ma torno a casa con l'assoluta certezza di Dio, bellezza nel cuore e tre sentimenti tra loro misti: la felicità per i momenti e i volti con cui mi si è svelato il Mistero, la tristezza per il lungo tempo che forse passerà prima che io li possa rivedere (soprattutto i grandi amici dell'Abruzzo, anche molti a cui non ho nemmeno mai parlato, ma che veramente sono stati una Grazia), e la sicurezza profonda che Dio me li farà rincontrare in qualche tornante della strada.


sabato 9 luglio 2011

Regali su regali


Vacanza: il tempo privilegiato della libertà, cioè il tempo della ricerca della soddisfazione vera.



Grazie di tutto e di tutti, fa che non mi perda mai nel mio pensiero del mondo, ma guardi i fatti e la Realtà, così belli indipendentemente dal fatto che io esista o no... Troppa filosofia? Direi piuttosto il suo contrario:  "Disperdi i superbi nei pensieri del loro cuore". Voglio solo che non mi accada questo: invece di pettegolezzo, giudizio affrettato o una sbagliata introspezione, la Realtà e Dio. Ma ho così bisogno d'aiuto in questo... Perdonate, ho un po' di confusione in testa e insieme tanta gratitudine e paura... Ma vorrei che si alzasse alto il mio ringraziamento a Dio.


venerdì 1 luglio 2011

Nel giorno del Sacratissimo Cuore di Gesù

"La gloria di Dio è l'uomo vivente e la vita dell'uomo è la visione di Dio"

Sant'Ireneo


" Il Cuore di Gesù è un fuoco che diffonde le sue fiamme da ogni parte, in cielo, sulla terra, e in tutto l'universo ; fuoco e fiamme che infiammano i cuori dei serafini, e infiammerebbero tutti i cuori della terra se il ghiaccio del peccato non vi si opponesse.


        Egli ha un amore straordinario per gli uomini, sia per i buoni e per i suoi amici, che per i cattivi e i suoi nemici, per i quali ha una carità così ardente che tutti i torrenti delle acque dei loro peccati non sono capaci di spegnerlo."



San Giovanni Eudes (1601-1680), sacerdote, predicatore, fondatore di istituti religiosi 

L'ammirabile cuore di Gesù, libro 12
   


Oggi, dopo il glorioso esame di due cavalieri un'ancora più gloriosa e splendente Messa del Sacratissimo Cuore di Gesù,con una predica è emerso chiaramente che la nostra storia e il nostro incontro con Dio è fatto di volti e di un Volto.

martedì 28 giugno 2011

« Perché avere paura ? »

Beato Charles de Foucauld (1858-1916), eremita e missionario nel Sahara 


        Figlioli, qualunque cosa vi succeda, ricordatevi che sono sempre con voi. Ricordatevi che, che io sia visibile o invisibile, che sembri agire oppure dormire, veglio sempre, sono dovunque, sono onnipotente. Non abbiate nessuna paura, nessuna inquietudine : sono qui, sto vegliando, vi voglio bene, posso tutto... Cosa di più vi occorre ? ...Ricordatevi di quelle tempeste sedate con una sola mia parola, subito seguite da una grande bonaccia. Abbiate fiducia, fede e coraggio ; state senza inquietudine, sia per il vostro corpo che per la vostra anima, poiché sono qui, onnipotente e benevolente.

        Però la vostra fiducia non nasca dalla noncuranza, dall'ignoranza dei pericoli o dalla fiducia in voi stessi o in altre creature. In effetti, correte pericoli imminenti. ; I demoni, nemici forti e furbi, la vostra natura peccatrice e il mondo stesso vi fanno una guerra furiosa... E in questa vita, la tempesta è quasi continua, e la vostra barca sempre sul punto di affondare. Tuttavia, non dimenticatevi, io sono qui ; con me, questa barca è insommergibile ! Diffidate di tutto, e sopratutto di voi stessi, però abbiate in me una fiducia totale che scacci ogni inquietudine.
  

lunedì 27 giugno 2011

Dopo una passeggiata in un luogo molto hobbit


"Seguiremo la strada segnata
finché non cadrà il sole,
cammineremo nel prato in salita
tra erica e fiori
perché casa è vicina,
il sole alle spalle
e abbiamo fame di vita."

sabato 25 giugno 2011

Ordine


Sabato 25 giugno 2011, Biella, Duomo: ordinazione di ben quattro nuovi sacerdoti. Naturalmente molta felicità da parte nostra, ma la cosa davvero spettacolare è stata piuttosto la felicità dei quattro. Dalla mia postazione, data la statura hobbit e la folla esultante potevo vedere ben poco, ma quel poco era già abbastanza: uno dei quattro aveva un volto strapieno di gioia, felice come un bambino. Alla comunione aveva un volto tanto radioso ed era così commosso, con gli occhi lucidi, che mi chiedevo come facesse a trattenersi dal piangere di gioia.  Ho impresso in mente il suo volto, il volto di uno che ha appena accettato il celibato, il servizio, la fedeltà alla preghiera e manca poco che muoia di felicità. E pensavo a come è grande Dio, che può far innamorare a tal punto un uomo.
 

venerdì 24 giugno 2011

Un libro assolutamente da riscoprire


Il Compendio, che ora presento alla Chiesa universale, è una sintesi fedele e sicura delCatechismo della Chiesa Cattolica. Esso contiene, in modo conciso, tutti gli elementi essenziali e fondamentali della fede della Chiesa, così da costituire, come era stato auspicato dal mio Predecessore, una sorta di vademecum, che consenta alle persone, credenti e non, di abbracciare, in uno sguardo d’insieme, l’intero panorama della fede cattolica.

  

giovedì 23 giugno 2011



IL MIO VOLTO

Mio Dio, mi guardo ed ecco scopro
che non ho volto;
guardo il mio fondo
e vedo il buio senza fine.

Solo quando mi accorgo che tu sei,
come un eco risento la mia voce
e rinasco come il tempo dal ricordo.

Perché tremi mio cuore? Tu non sei solo,
tu non sei solo;
amar non sai e sei amato, e sei amato;
farti non sai e pur sei fatto, e pur sei fatto.

Come le stelle su nei cieli,
nell'Essere tu fammi camminare,
fammi crescere e mutare, come la luce
che cresci e muti nei giorni e nelle notti.

L'anima mia fai come neve che si colora
come le tenere tue cime, al sole del tuo amor.



In questa settimana mi sono, per fortuna, capitate cose che mi hanno abbassato un po' la cresta; mi sentivo una dea: ora vedo che non valgo nulla... Ma solo e proprio da qui trovo una grande pace e serenità e qui si acquieta la mia enorme, smisurata paura. C'è Dio che bada a me. E ieri sera ho aperto un libretto su Filippo Neri e di schianto ho letto: "Bisogna desiderare di far cose grandi per servizio di Dio e non contentarsi di una bontà mediocre".
Grazie!
   

martedì 14 giugno 2011

"Mia nonna- dissi a voce bassa- avrebbe detto che siamo tutti in esilio, e che nessuna casa terrena potrà mai guarirci dalla santa nostalgia di casa che ci impedisce di restare in pace".
Lui rimase silenzioso per un bel po', mentre seguiva con la sguardo un'aquila che volteggiava intorno al Dito Verde nel vuoto sempre più scuro.
Poi disse: "Penso che sua nonna avesse ragione", e si alzò appoggiandosi al suo rastrello pieno di erbacce. "Credo che questa debba essere la ragione", disse, "il segreto di questa nostra vita da uomini, così piena allo stesso modo di incanto e insoddisfazione. Ma credo anche che si possa dire qualcosa di più. Penso infatti che Dio ci abbia dato, per una buona ragione, l'amore per certi luoghi speciali, per un focolare e per una terra natia. [...] Voglio dire che se c'è una casa per me in Cielo, questa avrà un lampione verde e una siepe, o qualcosa di concreto e inequivocabile come un lampione verde e una siepe. Quello che voglio dire è che Dio mi ha offerto di amare e servire un determinato luogo, e che mi ha fatto fare, per onorare questo luogo, un sacco di cose... diciamo così... bizzarre, in modo che io potessi testimoniare, contro tutti gli infiniti e contro tutti i sofismi, che il Paradiso è in un certo luogo, e non dovunque, e che è qualcosa di preciso e non qualsiasi cosa. E io, dopo tutto questo, non sarei affatto sorpreso di scoprire che, se dovesse esserci una casa in cielo per me, questa dovrebbe avere davvero un lampione verde".


Gilbert Keith Chesterton, Uomovivo