sabato 29 dicembre 2012

In questo tempo terremo fisso lo sguardo su Gesù Cristo, “Colui che dà origine alla fede e la porta a compimento”: in Lui trova compimento ogni travaglio e anelito del cuore umano. La gioia dell’amore, la risposta al dramma della sofferenza e del dolore, la forza del perdono davanti all’offesa ricevuta e la vittoria della vita dinanzi al vuoto della morte, tutto trova compimento nel Mistero della sua Incarnazione, del suo farsi uomo, del condividere con noi la debolezza umana per trasformarla con la potenza della sua Resurrezione.


Benedetto XVI, Porta Fidei; n. 12

giovedì 27 dicembre 2012


"Ed ecco, Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo"

Buon Natale!
  

domenica 2 dicembre 2012


Inizia l'Avvento. Vi auguro con tutto il cuore che di fronte alle piccole rinunce mandiamo il pensiero a Chi stiamo aspettando, che ogni mattina inizi con la certezza dell'appartenenza a Cristo e con il desiderio di incontrarlo e che ogni ora sia piena del desiderio di vederlo , di nuovo. Buon Avvento!
 

domenica 25 novembre 2012

Umanità debordante


Ieri sera facevo scatole per il banco alimentare. All'inizio gli scatoloni vuoti si ammucchiavano uno sull'altro, creando una barriera che non mi faceva neanche vedere dall'altra parte. Troppe scatole, ho pensato; dubito che riescano a riempirle. Ma finite le scatole da montare, pian piano la montagna è diminuita fino a permettermi di vedere dall'altra parte. Allora, avendo finito il mio lavoro, mi sono messa a guardare, e ho visto arrivare un carrello per il banco colmo e stracolmo. E mi sono ritrovata a commuovermi ancora una volta per la meravigliosa umanità che ci è stata donata. 
10 tonnellate di umanità in un supermercato di una piccola città.
Grazie.

lunedì 19 novembre 2012

Il pochissimo tempo non mi permette di scrivere, tuttavia cerco di ritagliarmi sempre qualche spazio per leggere ed essere aiutata a vivere, perciò consiglio tantissimo a tutti i miei (9) lettori di leggere i post delle ultime 3 settimane di questo blog http://ilpensierocristiano.blogspot.it/ , una miniera preziosissima di fede, speranza, carità e gioia, che danno la forza per affrontare ogni giorno con Cristo. Ci vediamo presto!

giovedì 1 novembre 2012

"Nella festa di oggi, noi pregustiamo la bellezza di questa vita di totale apertura allo sguardo d’amore di Dio e dei fratelli, in cui siamo certi di raggiungere Dio nell’altro e l’altro in Dio. Con questa fede piena di speranza noi veneriamo tutti i santi, e ci prepariamo a commemorare domani i fedeli defunti. Nei santi vediamo la vittoria dell’amore sull’egoismo e sulla morte: vediamo che seguire Cristo porta alla vita, alla vita eterna, e dà senso al presente, ad ogni attimo che passa, perché lo riempie d’amore, di speranza. Solo la fede nella vita eterna ci fa amare veramente la storia e il presente, ma senza attaccamenti, nella libertà del pellegrino, che ama la terra perché ha il cuore in Cielo."

Angelus del Papa, 01-11-2012
  

martedì 23 ottobre 2012



A SADNESS RUNS THROUGH HIM

People are puppets, held together with string.
There's a beautiful sadness that runs through him, as he asked me to pray to the god he doesn't believe in.

Time and again boys are raised to be men: impatient they start, fearful at end.
But here was a man mourning tomorrow.
He drank, but finally drown in his sorrow.

He could not brace up his tension.
He looked in the wrong place for redemption.
Don't look at me with those eyes; i tried to unheave the ties: turn back the time that drew him.
But he couldn't be saved: a sadness runs through him, through him.


  

venerdì 19 ottobre 2012


Citato da Carròn nel bellissimo intervento dal titolo "La vita come vocazione", riporto parte del capitolo 4 della seconda lettera ai Corinzi di San Paolo: consapevoli che tutte le cose che ci accadono, dalle belle alle dolorose, ci portano a uno scopo preciso, sono conosciute da Dio e hanno un serio motivo di accadere. Così in ogni momento ci sostiene la compagnia di Cristo, perchè davvero lo sentiamo padre e amico.

"Siamo infatti tribolati da ogni parte, ma non schiacciati; siamo sconvolti, ma non disperati; perseguitati, ma non abbandonati; colpiti, ma non uccisi, portando sempre e dovunque nel nostro corpo la morte di Gesù, perché anche la vita di Gesù si manifesti nel nostro corpo. [...]
Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? Egli che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi, come non ci donerà ogni cosa insieme con lui? Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio giustifica. Chi condannerà? Cristo Gesù, che è morto, anzi, che è risuscitato, sta alla destra di Dio e intercede per noi? Chi ci separerà dunque dall’amore di Cristo? Forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? Proprio come sta scritto: Per causa tua siamo messi a morte tutto il giorno, siamo trattati come pecore da macello. Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori per virtù di colui che ci ha amati. Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né potenze, né altezza né profondità, né alcun’altra creatura potrà mai separarci dall’amore di Dio, in Cristo Gesù, nostro Signore."


sabato 13 ottobre 2012




"Holland Road"
So I was lost, go count the cost,
Before you go to the holland road,
With your heart like a stone you spared no time in lashing out,
And I knew your pain and the effect of my shame, but you cut me down, you cut me down,

And I will not tell the thoughts of hell
That carried me home from the Holland road
With my heart like a stone and I put up no fight
To your callus mind, and from your corner you rose to cut me down, you cut me down,

So I hit my low, but little did I know that would not be the end,
From the holland road well I rose and I rose, and I paid less time,
To your callus mind, and I wished you well as you cut me down, you cut me down,

But I'll still believe though there's cracks you'll see,
When I'm on my knees I'll still believe,
And when I've hit the ground, neither lost nor found,
If you believe in me I'll still believe,

But I'll still believe though there's cracks you'll see,
When I'm on my knees I'll still believe,
And when I've hit the ground, neither lost nor found,
If you believe in me I'll still believe...



venerdì 28 settembre 2012

L'epico nel quotidiano: in motorino


Dopo essermi goduta per la seconda volta in 4 giorni uno dei più bei film mai fatti e direi il più bel film di animazione (assieme ad Up) di tutti i tempi, ovvero "How to train your dragon", ed essermi scaricata la quasi totale colonna sonora, ho notato che un commento su youtube recitava all'incirca così: "questa musica mi ha fatto pensare che vivo in mondo noioso e vorrei avere delle grandi avventure come Hiccup (il protagonista) [...]". Appena letto il mio cuore di sostenitrice dell'"epicità" della vita si è ribellato. Tuttavia dopo un po' che ci pensavo ho vacillato: in effetti c'è un po' di differenza tra il prendere il tram all'ultimo a Torino e volare nei cieli su un drago. Ebbene, Dio ha subito provveduto a spazzare via le falsità. Infatti oggi, dopo aver aspettato in stazione e al freddo il treno in ritardo, aver preso un treno lentissimo, aver aspettato un po' per l'inizio di un corso, aver aspettato il tram e aver aspettato di nuovo dove dovevo firmare il contratto per l'appartamento a Torino (ero proprio stufa di aspettare e mi ero annoiata un bel po'), ecco che la realtà inaspettatamente mi ha colpito. Qualcuno di voi saprà già che io non ho mai preso un motorino tranne che per quel famoso glorioso giro di 3 minuti sul gilera 125 di papà. Non ho mai fatto viaggi in moto (incredibile, dirà qualcuno). Embè, l'aver aspettato tanto ha lungo ha certo favorito la bellezza di quello che è venuto dopo: infatti il responsabile mi chiede se voglio passare a vedere l'appartamento: lui ci sta andando perchè gli altri ragazzi quel giorno vanno via. Per me va bene, e dopo diciamo 10 minuti di altri contratti, circa 25 telefonate, vari ed eventuali, mentre io spero che non si vada in bus, che se no mi tocca fare un altro biglietto e mi chiedo se andremo in auto, ci prepariamo ad uscire. Io gli tengo la porta aperta e lui dice: prendo solo questi, e tira fuori due caschi. Stupore e spavento: già non sono quasi mai salita su una moto, poi girarci a Torino! Allaccio il casco e penso che quello è un cattolico, è in gamba ed è in adempimento del suo importante lavoro, quindi lo accompagna di sicuro il favore divino, perciò non mi preoccupo più. Partiti; vento, velocità, auto, semafori, buchi. "Scusa - dice lui non avendo potuto evitarli - ma non l'ho votato io Fassino". Rido. E quindi sfrecciamo tra il traffico torinese, mentre io mi godo il sole, la velocità e il vento che mi soffia in faccia: è bellissimo, e non mi meraviglierei affatto se lo scooter ad un certo punto si alzasse da terra e volasse. Andare in motorino è una cosa avventurosa, solo che ho potuto accorgermene perchè non l'avevo mai fatto. L'abitudine offusca la verità. Ma la cosa più bella è stata il fatto di lasciar guidare con completa fiducia e di conseguenza tranquilli, in pace e felici, uno che la strada e Torino la conosceva. Il che mi ha fatto riflettere su come sarei serena se abbandonassi del tutto la mia vita nelle mani di Dio, che ne sa un poco di più.
Evviva gli scooter!

martedì 25 settembre 2012

Oggi nulla di troppo impegnativo...




Still - Ben Fold

I must give the impression
That I have the answers for everything
You were so disappointed
To see me unravel so easily
It's only change
It's only everything I know
It's only change, and I'm only changing

You want something that's constant
And I only wanted to be me
But watch even the stars above
Things that seem still are still changing


Lo ammetto, appena ho sentito il primo verso di questa canzone ho pensato che faceva proprio per me.
Grazie a Dio (incredibile a dirsi) tutte le difficoltà servono a metter su un po' di umiltà e stare meglio: "Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me"

domenica 16 settembre 2012



Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, 
sarei un bronzo risonante o un cembalo squillante.
Se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienzae avessi tutta la fede in modo da spostare le montagne,ma non avessi la carità, 
non sarei nulla. 
Se distribuissi tutti i miei beni per nutrire i poveri,se dessi il mio corpo per essere arso,e non avessi la carità, 
non mi gioverebbe a nulla. 
La carità è paziente, 
è benigna la carità; 
la carità non invidia, non si vanta,non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il proprio interesse, non si adira,non tiene conto del male ricevuto, 
ma si compiace della verità; 
tutto tollera, tutto crede, 
tutto spera, tutto sopporta. 
La carità non verrà mai meno.

Paolo, I lettera ai Corinzi, 13
  

martedì 28 agosto 2012

Tornati dal Meeting

Tornati dal Meeting più muscolosi, più stanchi (perchè vendevamo biglietti della lotteria, pietre della cattedrale), ma soprattutto più saggi e più felici, con tanti incontri che hanno illuminato il cuore e ripieni di Bellezza. Perchè tra musica, genetica, astronauti, duomi , paesi, poeti e medici, l'Infinito lo si è visto davvero, e con una bellezza così struggente da spezzare il cuore. Viva il Re!
  

venerdì 27 luglio 2012

"Sono molto piccolo, e mi sono perduto, e da tanto, tanto tempo nessuno mi cerca più. Eppure so una cosa o due. So che il cuore del potente non è come quello dell'uomo senza donna e senza pane; e che è chiuso al linguaggio delle cose che non sono un possesso.
Sono cresciuto tra i più umili, condividendo la preoccupazione del passerotto, bevendomi il temporale nelle mani, e senza lamento: perchè nell'intero spazio non c'è solitudine.  L'aria stessa che si respira è il respiro di un padre."

Milosz, Mefiboseth


Perchè possiamo avere ogni ora la consapevolezza della paterna compagnia di Dio...
  

giovedì 26 luglio 2012

I dialoghi di mezzanotte





"C'era tra i farisei un uomo chiamato Nicodèmo, un capo dei Giudei. Egli andò da Gesù, di notte, e gli disse: Rabbì ..."


Giovanni 3, 1-2a

La notte è un'occasione privilegiata. Il mondo è in silenzio. Calmo. L'oscurità ti circonda: se il giorno permette allo sguardo di spaziare fino al cielo, la notte lo ferma e ti costringe a guardare te stesso. Non ci sono distrazioni, le domande emergono con calma urgenza. Ed è per questo che le conversazioni a mezzanotte sono forse quelle in cui più ci si aiuta a cercare il Vero, in compagnia di un amico sincero. Sarà per questo che si è cercato di trasformare le notti nei momenti di frenetico svago?
Non sarebbe la prima volta che il Berlicche cerca di annegare le domande dell'uomo...
  

martedì 17 luglio 2012

La tristezza è una buona cosa, perchè non tollera di schermare le domande su se stessi e il mondo, ma anzi le accende e ne mostra l'imprescindibile importanza. Un uomo triste è un uomo vivo più spesso che un uomo sereno.

giovedì 12 luglio 2012


Roll away your stone, I'll roll away mine
Together we can see what we will find
Don't leave me alone at this time,
For I am afraid of what I will discover inside

You told me that I would find a hole,
Within the fragile substance of my soul
And I have filled this void with things unreal,
And all the while my character it steals

Darkness is a harsh term don't you think?
And yet it dominates the things I seek

It seems that all my bridges have been burned,
But, you say that's exactly how this grace thing works
It's not the long walk home 
that will change this heart,
But the welcome I receive with the restart

Darkness is a harsh term don't you think?
And yet it dominates the things I seek
Darkness is a harsh term don't you think?
And yet it dominates the things I seek
Darkness is a harsh term don't you think?
And yet it dominates the things I seek

Stars hide your fires,
And these here are my desires
And I will give them up to you this time around
And so, I'll be found 
with my steak stuck in this ground
Marking its territory of this newly impassioned soul
hide your fires,
these are my desires
And I will give them up to you this time around
ADD:And so, I'll be found 
with my steak stuck in this ground
Marking its territory of this newly impassioned soul

But you, you've gone too far this time
You have neither reason nor rhyme
With which to take this soul that is so rightfully mine

martedì 10 luglio 2012

Chesterton imperversa

Una bella sorpresa: Chesterton è anche nelle citazioni spirituali di Libreria del Santo.it!

" Il mondo! E’ un’idolatria delle cose intermedie, che fanno dimenticare le ultime. "

 Molti ringraziano la Befana perché mette i doni nella calza, ma non ringraziano mai Dio che ha dato loro i piedi da mettere nelle calze. 

 Essere buoni è un’avventura più grande e ardita che fare il giro del mondo in una barca a vela. 

domenica 8 luglio 2012

Seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinti 12,7-10.

Perché non montassi in superbia per la grandezza delle rivelazioni, mi è stata messa una spina nella carne, un inviato di satana incaricato di schiaffeggiarmi, perché io non vada in superbia. 
A causa di questo per ben tre volte ho pregato il Signore che l'allontanasse da me. 
Ed egli mi ha detto: "Ti basta la mia grazia; la mia potenza infatti si manifesta pienamente nella debolezza". Mi vanterò quindi ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo. 
Perciò mi compiaccio nelle mie infermità, negli oltraggi, nelle necessità, nelle persecuzioni, nelle angosce sofferte per Cristo: quando sono debole, è allora che sono forte.

giovedì 5 luglio 2012

Grazie alle riflessione di un compagno di avventura mi lancio anch'io in un piccolo giudizio della famigerata maturità. Innanzitutto è stata una bella sfida. Faticosa e che a volte incuteva un po' di timore, ma un'occasione privilegiata per mostrare di chi siamo. E così è stato nel parlare con professori, esterni, interni e con quelli che ti sostenevano da lontano, o anche con i compagni. Nei momenti di gioia e di fatica era solo la risposta a questa domanda che poteva dare forza. "Ma io di chi sono? Del mondo, della scuola, del successo, di Dio?". Se c'è la certezza dell'appartenenza a un Altro, i fatti contingenti non sono capaci di togliere la gioia.
E due giorni dopo aver finito, mentre mi rifacevo il letto, mi è esplosa l'importantissima e fondamentale domanda: e ora?
Quell'"e poi?", che non spaventa solo se sai per cosa vale la pena vivere. E poi? E adesso? E adesso si apre un'altra avventura, più grande della prima perchè io sto diventando pian piano più grande, e che la prima ha reso più bella perchè è stata proprio lei a farmi crescere.
E' strano pensare che non mi ritroverò mai più ad ascoltare lezioni di fisica, filosofia, greco tra le pareti delle ben note aule, con i compagni con cui hai riso, sofferto e vissuto per 5 anni, con i muri tappezzati di segni del tuo passaggio (memorabile in quest'anno è la serie di opere d'arte contemporanee di qualità eccelsa lasciate in eredità alle generazioni successive... E speriamo non siano già nel cestino). Segni sui muri, sui professori, sui compagni... E ogni segno costruisce. Ogni volta che finisce qualcosa mi viene in mente ben chiara l'immagine di uno dei vecchi film di Don Camillo, dove Peppone se ne va dal suo paesino perchè eletto deputato. E mentre vede scorrere dal finestrino i campi e i prati della sua terra, vede allontanarsi il muro della stazione su cui è scritto "Indietro non si torna".
"Il mutamento e il dolore del mutamento", direbbe un mio prof.
Ma non dico che il liceo è un capitolo chiuso, anzi: non è mai stato così aperto, perchè è ora che non sono più tra i suoi "protettivi" muri, come li chiamano i prof, che devo sperimentare nella vita la verità e la bellezza che ho intravisto...

mercoledì 27 giugno 2012

domenica 24 giugno 2012

Oggi mi sono accorta di aver usato per un mese una crema lisciante sui miei capelli, ricci. Giusto per disquisire sulla sua efficienza....

martedì 19 giugno 2012

Appena prima della maturità...

E' normale che appena prima della maturità mi sembri di non sapere niente di niente di niente?

E' un periodo faticoso, tra ripasso, preoccupazione, un po' di menefreghismo (andrà come andrà)... Pensavo sarei stata più agitata, ma non so se è una buona cosa essere così tranquilla.
Comunque sono lieta, per quanto possibile: la maturità è una sfida, un'occasione per mostrare cosa si è diventati, per affermare il proprio essere uomini pensanti e preziosi. E' anche l'occasione per dare qualcosa di sè agli altri, ai professori che hai visto da 5 anni e e a quelli che non hai visto mai: questo soprattutto con la tesina. Che dire? Spero che anche il mio esame sia a gloria di Dio. Non c'è bisogno d'altro, alla fine.

Ditemi una preghiera
A presto!

mercoledì 13 giugno 2012



Ho trovato su il pensiero cristiano questa preghiera: mai cosa più opportuna forse mi è accaduta.
Già, perchè come avevo preannunciato in qualche post fa sono arrivati i momenti di stanchezza e tristezza. Momenti in cui c'era la speranza per il futuro, ma non per il presente. Momenti in cui mi sembrava di aver fatto della mia vita il peggio possibile. Litigi, invidie, rancori. è una buona cosa passare questi momenti: ti rendi conto di quanto tu sia piccolo e incapace di fare bellezza, senza Dio.
Abbiamo fatto la cena di classe; abbiamo festeggiato la fine della scuola; abbiamo salutato i prof, quelli amati e quelli un po' meno; abbiamo salutato la scuola, con il prossimo appuntamento all'esame. Buona occasione per riflettere su come ciò che passa non possa più ritornare. è un mistero, anche doloroso. Ma non dimentichiamo che se Dio è buono ciò che ci aspetta non è da meno di quello che è passato. Tuttavia si aggiunge la malinconia, e forse non è un male, perchè, come dice Lewis, essa stessa è una fase della nostra danza. E d'altra parte Gandalf dice proprio in un caso simile: "Non vi dirò non piangete, perchè non tutte le lacrime sono un male". Sarà bello quando ci sarà svelato il mistero del dolore.


Fà, o Dio che una positività totale guidi il mio animo, 
in qualsiasi condizione mi trovi, qualunque rimorso abbia,
qualunque ingiustizia senta pesare su di me, 
qualunque oscurità mi circondi, 
qualunque inimicizia, qualunque morte mi assalga, 
perché Tu, che hai fatto tutti gli esseri, sei per il bene. 
Tu sei l'ipotesi positiva su tutto ciò che io vivo. 
Luigi Giussani
  

sabato 9 giugno 2012

Immagine bellissima di Chesterton!!!

Trovata lavorando per la tesina... In cui naturalmente c'è lui, essendo sull'Eutrapelia!

  

venerdì 8 giugno 2012

Eutrapelia!

Applicabile perfettamente alla nostra scuola (e non ha caso qualcuno l'ha appesa alla saletta insegnanti)


"La teoria è quando si sa tutto e niente funziona. La pratica è quando tutto funziona e nessuno sa il perché. Noi abbiamo messo insieme la teoria e la pratica: non c'è niente che funzioni... e nessuno sa il perché!"

Albert Einstein

lunedì 4 giugno 2012


"Credi che la verità sia più strana della finzione?"
"La verità deve necessariamente essere più strana della finzione - disse Basil placidamente - perchè la finzione è una creazione della mente e dunque le è congeniale"

G. K. Chesterton, Il club dei mestieri stravaganti
   

sabato 2 giugno 2012

Gioia di una corrispondenza inaspettata


Ieri ho avuto modo di notare ancora una volta come la realtà, diversa dal nostro volere, spesso corrisponda di più al nostro cuore. Detto in altre parole, come l'Imprevisto sia ciò che è in grado di colmarci. Infatti dopo una pesante e lunga giornata, iniziata con un sonno di poco più di 6 ore, con un'interrogazione, 3 ore di appunti forsennati di greco e latino, un bagno in piscina in jeans (quanto pesa il denim bagnato!!!), e 2 ore di stanchezza, avevo la possibilità di andare a Oropa, dato che alle 9 ci sarebbe stato un incontro sul Cristianesimo in Russia. Ero stanca. Interessata dell'argomento, ma non troppo. Insomma, non avevo voglia di stare alzata fin tardi per seguire un incontro impegnativo. Per cui ho deciso di non andarci. Poi, siccome anche quando decido rimango indecisa, e siccome Don Berchi avrà avuto un buon motivo per invitare chi parlava, infine vestita alla bell'e meglio son partita con mio fratello alle 6.30. Già, non perchè stiamo così lontani da Oropa, ma perchè lui aveva le prove del coro, a cui io non volevo partecipare. Ma è davvero vero che le cose che più richiedono sacrificio sono quelle che più riempiono di gioia e in cui si ricevono le Grazie più grandi. Infatti eccomi partecipare al coro e rimanerne innamorata, stupefatta, commossa. Ho potuto vedere cosa sia la Chiesa: tutti tesi a imparare, aiutarsi e seguire per fare Bellezza e rendere gloria a Dio. Tutti i volti lieti. Avrei voluto abbracciare tutti. E dopo aver seguito l'incontro e aver cantato, mi veniva quasi da piangere di gioia. Capisco perchè si dice che in Paradiso ci sono i cori angelici: quale possibilità di comunione c'è nel cantare insieme! E non posso finire di ringraziare Dio per aver potuto vivere una cosa così grande.
   

martedì 29 maggio 2012

Lewis su Dio e amore


"Una cosa, comunque, devo al matrimonio. Mai più crederò che la religione sia un prodotto dei nostri appetiti inconsci e insoddisfatti e un surrogato del sesso. I pochi anni che io e H. abbiamo passato insieme sono stati un vero banchetto d'amore; l'amore in tutte le sue modulazioni: solenne e festoso, romantico e realistico, a volte clamoroso come un temporale, a volte dimesso e accogliente come infilarsi le pantofole. Non un angolo del cuore e del corpo è rimasto insoddisfatto. Se Dio fosse un surrogato dell'amore, avremmo dovuto perdere ogni interesse per Lui. Perché sprecare tempo con i surrogati quando si ha l'originale? Ma non è così. Sapevamo entrambi che volevamo qualcosa oltre l'altro - qualcosa di affatto diverso, il cui bisogno era affatto diverso."

C. S. Lewis, diario di un dolore