domenica 31 ottobre 2010

... Benvenuti al Sud!

Com'è facile pregare dopo aver vissuto qualcosa di bello.

E poi: Eutrapelia!


Non è un bel film perchè insegna la solita storia sui pregiudizi; è un bel film perchè mostra come si possono amare le persone per quello che sono.

mercoledì 27 ottobre 2010

Ottimisti o amati


Quando è iniziata la scuola una mia ex prof a cui avevo augurato un buon anno scolastico mi ha scritto:
"Ciao Manu,
il tuo sguardo sulla vita è sempre positivo e questo ti porterà fortuna. [...]"
Ebbene, in queste ultime settimane ho dovuto, come tutti gli alunni, preparare molte verifiche e affrontare molti problemi, così ho avuto la conferma che non sono ottimista. So bene che non sono ottimista. Se c'è da preoccuparsi lo faccio subito. Non sempre ho uno sguardo positivo, sicuramente non sui problemi seri che mi sono vicini. Come cavolo ha fatto allora la prof a crederlo, mi chiedo io? La risposta è razionale. Io non sono ottimista. Sono amata. E il sapere di essere amata e che anche gli altri sono amati qualunque cosa siano mi fa essere sicura che Chi ci ama provvederà al meglio per noi. Ottimista? No. Realista. Può una madre dimenticarsi del suo bambino? Se anche una madre si dimenticasse Io non vi dimenticherò.

venerdì 22 ottobre 2010

Cosa ti sostiene?

"La vita dell'uomo consiste nell'affetto che principalmente lo sostiene e nel quale trova la sua più grande soddisfazione"
San Tommaso d'Aquino

Matematica?

"Ho studiato matematica perchè la realtà è retta da una ragionevolezza che è la stessa di Dio."

domenica 17 ottobre 2010

La preghiera continua è il desiderio

Da "Il Vangelo del giorno"


Sant'Agostino (354-430), vescovo d'Ippona (Africa del Nord) e dottore della Chiesa 
Esposizioni sui Salmi, 37,14 


« Disse loro una parabola sulla necessità di pregare sempre »


        « E dinanzi a te sta ogni mio desiderio » (Sal 37, 10)... Il tuo desiderio è la tua preghiera; se continuo è il desiderio, continua è la preghiera. Perché non invano ha detto l'Apostolo: « Pregando senza interruzione » (1 Tes 5, 17). Forse noi senza interruzione pieghiamo il ginocchio, prostriamo il corpo, o leviamo le mani, per adempiere all'ordine: Pregate senza interruzione? Se intendiamo il pregare in tal modo, credo che non lo possiamo fare senza interruzione. 

        Ma c'è un'altra preghiera interiore che non conosce interruzione, ed è il desiderio. Qualunque cosa tu faccia, se desideri quel sabato, non smetti mai di pregare. Se non vuoi interrompere la preghiera, non cessar mai di desiderare. 

        Il tuo desiderio continuo sarà la tua continua voce. Tacerai se cesserai di amare. Chi sono quelli che hanno taciuto? Coloro dei quali è detto: « Poiché ha abbondato l'ingiustizia, si raggelerà la carità di molti » (Mt 24, 12). Il gelo della carità è il silenzio del cuore; l'ardore della carità è il grido del cuore. Se sempre permane la carità, tu sempre gridi; se sempre gridi, sempre desideri; e se desideri, ti ricordi della pace.




L'uomo è desiderio. Ieri abbiamo visto "World trade center", film sulle torri gemelle e su due soccorritori che rimangano imprigionati sotto le materie. Dei continui crolli minacciano di ucciderli e man mano che passa il tempo si spaventano sempre di più. C'è un crollo che li terrorizza e in cui davvero sentono vicina la morte e uno dei due dice all'altro "ti voglio bene" mentre l'altro inizia a recitare il Padre Nostro. Quello che mi ha colpito però è come lo recita: Lo urla con tutta la sua voce, un po' per farsi sentire dall'altro, ma soprattutto perchè ha moltissima paura. Quanto sarà valso quel Padre Nostro, con l'enorme paura di morire, con lo struggente desiderio di vivere o di essere accolto nelle braccia del Padre? Tantissimo. Più di tutte le preghiere dette per forza in una vita intera. Potessi pregare anch'io con tanto desiderio.
Grazie

sabato 16 ottobre 2010

L'arte in Plotino

Non che Plotino mi piaccia, comunque anche lui ha capito qualcosa su Dio e sulla vita.

L'arte è la capacità di contemplare la bellezza. Essa è l'immagine dell'Uno nella realtà.

sabato 9 ottobre 2010

San Tommaso, San Filippo Neri, Guareschi, Chesterton e "il nome della rosa"

Premetto che non ho letto il libro né visto il film, ma avendo letto più volte la trama e parti di essi ritengo di poter dire qualcosina.
Ieri ho subito un elogio al film; pochi giorni prima uno al libro e vari commenti su quante cose brutte aveva fatto la Chiesa nel Medioevo e con L'Inquisizione. Vediamo di fare un po' di luce e scoprire cosa c'è di vero e cosa di sbagliato (e cioè molto). Non essendo io una storica, non mi permetterei mai di costruire tesi mie, ma visto che esiste Introvigne, storico, notate: STORICO, direi che si può dargli credito, no?
Estraggo una parte di un suo articolo che potete leggere in fondo:


[...] Fuorviante è poi, nel romanzo, l'elemento di supporto della trama, cioè il desiderio della Chiesa di occultare un volume che - con l'autorità di Aristotele - avrebbe pericolosamente legittimato, insieme con la commedia, l'umorismo, nemico della fede perché può liberare dalla paura su cui la religione si fonda. La tesi non è minimamente plausibile. I benedettini del Medioevo hanno salvato con amore anche il legato del mondo classico relativo alla commedia, pure spesso moralmente discutibile. Come ha mostrato Hans Urs von Balthasar, il Medioevo - oltre la critica rigida della patristica - ha dato inizio alla rivalutazione del teatro (12). Nella Summa Theologiae di san Tommaso si afferma, nella questione 168 della Secunda Secundae, che, se l'umorismo vano e malizioso deve essere evitato, l'umorismo di suo costituisce una manifestazione della razionalità umana che può essere perfino virtuosa. Di più: nella mancanza di senso dell'umorismo - "in defectu ludi" - si trova "un qualche peccato", perché "tutto quanto è contro la ragione nelle cose dell'uomo è vizioso"[...]


Caro San Tommaso, difensore della Verità!
Caro San Filippo Neri, che facevi dell'umorismo una virtù!
Caro Guareschi, che fai sbellicare con i tuoi scritti umoristicamente cattolici!
Caro Chesterton, che convertito trovava nella gioia una delle caratteristiche portanti della Chiesa Cattolica!
E benchè non ne sia degna mi aggiungo anch'io con la testimonianza che ho imparato ad apprezzare davvero l'umorismo solo grazie a questa Chiesa! http://www.lifeislaugh.altervista.org/Life_is_Laugh/Perche.html


Se volete conoscere la verità su "Il nome della rosa" e in generale dell'Inquisizione leggete questo articolo, tutt'altro che noioso e dubbio.


http://www.alleanzacattolica.org/indici/articoli/introvignem142.htm


Povera Chiesa calunniata. So che forse la verità non sarà mai conosciuta da tutti, ma mi consola il fatto che in Paradiso non saranno inconsolabili per questo. Più che altro bisogna pensare a salvare il mondo.





Verso dove cammini? 2

Ieri sera l'ultimo canto che abbiamo fatto a una serata di gs è stato "La strada", di Chieffo. Eccezionalmente è venuto bene, benissimo, tanto bene che alla fine avevo quel gorgoglio di commozione nel cuore, sempre presente davanti a una cosa bella.

La strada

E’ bella la strada per chi cammina,
è bella la strada per chi va,
è bella la strada che porta a casa
e dove ti aspettano già.


E’ gialla tutta la campagna
Ed ho già nostalgia di te,
ma dove vado c’è chi aspetta
così vi porto dentro me...


E’ bella la strada per chi cammina,
è bella la strada per chi va,
è bella la strada che porta a casa
e dove ti aspettano già.

Porto con me le mie canzoni
ed una storia cominciata:
è veramente grande Dio
è grande questa nostra vita!


E’ bella la strada per chi cammina,
è bella la strada per chi va,
è bella la strada che porta a casa
e dove ti aspettano già.

mercoledì 6 ottobre 2010

Verso dove cammini?

Ho sempre amato le canzoni di Enya (da una di queste viene il mio nickname di blogger), ma non mi ero mai soffermata sulle parole. La sua musica è molto dolce e l'inglese comprensibile quasi del tutto. Perciò non avevo mai cercato le parole. Male. Solo oggi sono andata a cercarle e dopo aver cercato "Amaranthine" ho cercato una delle mie preferite: "Long long journey". Quando ero più piccola era venuta fuori quella storia (pfui e ripfui) che Enya era della New Age, mentre poi si era scoperto che era cattolica, e comunque, non ancora formata perfettamente allo studio della lingua anglosassone, traducevo mentalmente: lungo viaggio verso le tenebre. Più grande mi accorsi con gioia che era attraverso le tenebre. Ancora più tardi (e cioè oggi) ho scoperto ancora più con gioia verso dove è il viaggio. C'è bisogno di dire altro? No. Godetevela.

Long long Journey

Long Long Journey :

City lights shine on the harbour,
Night has fallen down,
Through the darkness
And the shadow
I will still go on.

Long, long journey
Through the darkness,
Long, long way to go;
But what are miles
Across the ocean
To the heart that's coming home?

Where the road
Runs through the valley,
Where the river flows,
I will follow every highway
To the place I know.

Long, long journey
Through the darkness,
Long, long way to go;
But what are miles
Across the ocean
To the heart that's coming home?

Long, long journey
Out of nowhere,
Long, long way to go;
But what are sighs
And what is sadness
To the heart that's coming home?



martedì 5 ottobre 2010

Il grande divorzio

L'ho finito di leggere qualche giorno fa... Bello bello bello. Lewis non si smentisce mai. E anche questo libro finisce in gloria. Non per niente l'ho finito di leggere continuando a riascoltare "the mission", Ennio Morricone, dal film omonimo. Il libro racconta la storia di tante anime che dopo la morte prendono il pullman per una visita al cielo. Chi ne sarà affascinato e vi vedrà la felicità da lui sempre desiderata riconoscendo di aver anche sbagliato in vita, potrà restare e iniziare il suo cammino. A parte le trovate geniali (come sempre) e le profonde riflessioni altrimenti dette grandi Verità nascoste nel semplice e nel simbolico, questo è un libro di speranza. E quanto ce n'è bisogno!

lunedì 4 ottobre 2010

Rm 8, 28

"Tutto concorre al bene di coloro che amano Dio"

San Francesco magari non aveva niente, però era felice!

domenica 3 ottobre 2010

Piccola riflessione sulla fede

"Se aveste fede quanto un granellino di senapa..."
Potremmo compiere miracoli se solo fossimo sicuri di essere in grado di farlo. Ma non per nostra abilità, capacità o nostro merito, ma perchè siamo strumenti di Dio e Dio può compiere ciò che vuole. E la sua forza capace di tutto agisce attraverso di noi facendo qualunque cosa. Se anche compissimo un miracolo sarebbe merito di Dio e della nostra fede, ma non nostro.


"Il nostro servizio non considera i risultati, ma l'amore che si mette in ciò che si fa."
Domani mi candido come rappresentante di classe, non per cercare di ottenere risultati, ma per agire con amore verso i miei compagni.

sabato 2 ottobre 2010

W gli Angeli Custodi

Oggi si ricordano gli angeli custodi; immagino che tutti noi abbiamo un sacco di cose per cui esser loro grati. Peccato che anche nel giorno della loro festa non possono fare vacanza... Vorrei solo poter abbracciare il mio.

Libro dell’Esodo 23,20-23.

Ecco, io mando un angelo davanti a te per custodirti sul cammino e per farti entrare nel luogo che ho preparato. Abbi rispetto della sua presenza, ascolta la sua voce e non ribellarti a lui; egli infatti non perdonerebbe la vostra trasgressione, perché il mio nome è in lui. Se tu ascolti la sua voce e fai quanto ti dirò, io sarò il nemico dei tuoi nemici e l'avversario dei tuoi avversari. Quando il mio angelo camminerà alla tua testa e ti farà entrare presso l'Amorreo, l'Hittita, il Perizzita, il Cananeo, l'Eveo e il Gebuseo e io li distruggerò.


Cardinal John Henry Newman (1801-1890), sacerdote, fondatore di una comunità religiosa, teologo
The Invisible World, PPS IV, 13, pp. 38s

« I loro angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio »


        Gli Angeli si prendono attivamente cura di noi nella Chiesa ; si dice che « sono incaricati di un ministero, inviati per servire coloro che devono ereditare la salvezza » (Eb 1, 14). Non c'è cristiano troppo umile da non avere angeli per servirlo, se vive nella fede e nell'amore. Sebbene siano così grandi, così gloriosi, così puri, così meravigliosi che solo la loro vista basterebbe a gettarci a terra, come successe al profeta Daniele (Dn 10, 9), pur tuttavia sono i nostri servitori e i nostri compagni di lavoro. Vegliano su di noi ; difendono fino al più umile di noi, se siamo di Cristo.

        Il fatto che facciano parte del nostro mondo invisibile risulta dalla visione che ebbe il patriarca Giacobbe (Gen 28, 10s). Non pensava certo che ci fosse qualcosa di così meraviglioso là dove si era sdraiato per dormire ! Era un posto come tutti gli altri, un luogo solitario e scomodo ; eppure, la realtà era così diversa ! Giacobbe vedeva soltanto il mondo visibile ; non vedeva il mondo invisibile, eppure il mondo invisibile era lì. C'era, benché Giacobbe non si rendesse conto subito della sua presenza, e dovesse essergli rivelata in modo soprannaturale. Lo vide durante il sonno : « una scala poggiava sulla terra, mentre la sua cima raggiungeva il cielo ; ed ecco gli angeli di Dio salivano e scendevano su di essa ; e il Signore stava in cima ».

        Questo era l'altro mondo : la gente ne parlava come se non esistesse ora, ma soltanto dopo la morte. Invece, esiste ora, anche se non lo vediamo ; è fra noi, intorno a noi. Questo è proprio quello che è stato rivelato a Giacobbe ; degli angeli gli stavano intorno, anche se non lo sapeva. E ciò che Giacobbe vide durante il sonno, anche altri l'hanno visto...e sentito come i pastori di Natale. Questi spiriti beati lodano Dio giorno e notte, e noi, così come siamo, possiamo imitarli.