sabato 2 ottobre 2010

W gli Angeli Custodi

Oggi si ricordano gli angeli custodi; immagino che tutti noi abbiamo un sacco di cose per cui esser loro grati. Peccato che anche nel giorno della loro festa non possono fare vacanza... Vorrei solo poter abbracciare il mio.

Libro dell’Esodo 23,20-23.

Ecco, io mando un angelo davanti a te per custodirti sul cammino e per farti entrare nel luogo che ho preparato. Abbi rispetto della sua presenza, ascolta la sua voce e non ribellarti a lui; egli infatti non perdonerebbe la vostra trasgressione, perché il mio nome è in lui. Se tu ascolti la sua voce e fai quanto ti dirò, io sarò il nemico dei tuoi nemici e l'avversario dei tuoi avversari. Quando il mio angelo camminerà alla tua testa e ti farà entrare presso l'Amorreo, l'Hittita, il Perizzita, il Cananeo, l'Eveo e il Gebuseo e io li distruggerò.


Cardinal John Henry Newman (1801-1890), sacerdote, fondatore di una comunità religiosa, teologo
The Invisible World, PPS IV, 13, pp. 38s

« I loro angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio »


        Gli Angeli si prendono attivamente cura di noi nella Chiesa ; si dice che « sono incaricati di un ministero, inviati per servire coloro che devono ereditare la salvezza » (Eb 1, 14). Non c'è cristiano troppo umile da non avere angeli per servirlo, se vive nella fede e nell'amore. Sebbene siano così grandi, così gloriosi, così puri, così meravigliosi che solo la loro vista basterebbe a gettarci a terra, come successe al profeta Daniele (Dn 10, 9), pur tuttavia sono i nostri servitori e i nostri compagni di lavoro. Vegliano su di noi ; difendono fino al più umile di noi, se siamo di Cristo.

        Il fatto che facciano parte del nostro mondo invisibile risulta dalla visione che ebbe il patriarca Giacobbe (Gen 28, 10s). Non pensava certo che ci fosse qualcosa di così meraviglioso là dove si era sdraiato per dormire ! Era un posto come tutti gli altri, un luogo solitario e scomodo ; eppure, la realtà era così diversa ! Giacobbe vedeva soltanto il mondo visibile ; non vedeva il mondo invisibile, eppure il mondo invisibile era lì. C'era, benché Giacobbe non si rendesse conto subito della sua presenza, e dovesse essergli rivelata in modo soprannaturale. Lo vide durante il sonno : « una scala poggiava sulla terra, mentre la sua cima raggiungeva il cielo ; ed ecco gli angeli di Dio salivano e scendevano su di essa ; e il Signore stava in cima ».

        Questo era l'altro mondo : la gente ne parlava come se non esistesse ora, ma soltanto dopo la morte. Invece, esiste ora, anche se non lo vediamo ; è fra noi, intorno a noi. Questo è proprio quello che è stato rivelato a Giacobbe ; degli angeli gli stavano intorno, anche se non lo sapeva. E ciò che Giacobbe vide durante il sonno, anche altri l'hanno visto...e sentito come i pastori di Natale. Questi spiriti beati lodano Dio giorno e notte, e noi, così come siamo, possiamo imitarli.

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