mercoledì 13 giugno 2012



Ho trovato su il pensiero cristiano questa preghiera: mai cosa più opportuna forse mi è accaduta.
Già, perchè come avevo preannunciato in qualche post fa sono arrivati i momenti di stanchezza e tristezza. Momenti in cui c'era la speranza per il futuro, ma non per il presente. Momenti in cui mi sembrava di aver fatto della mia vita il peggio possibile. Litigi, invidie, rancori. è una buona cosa passare questi momenti: ti rendi conto di quanto tu sia piccolo e incapace di fare bellezza, senza Dio.
Abbiamo fatto la cena di classe; abbiamo festeggiato la fine della scuola; abbiamo salutato i prof, quelli amati e quelli un po' meno; abbiamo salutato la scuola, con il prossimo appuntamento all'esame. Buona occasione per riflettere su come ciò che passa non possa più ritornare. è un mistero, anche doloroso. Ma non dimentichiamo che se Dio è buono ciò che ci aspetta non è da meno di quello che è passato. Tuttavia si aggiunge la malinconia, e forse non è un male, perchè, come dice Lewis, essa stessa è una fase della nostra danza. E d'altra parte Gandalf dice proprio in un caso simile: "Non vi dirò non piangete, perchè non tutte le lacrime sono un male". Sarà bello quando ci sarà svelato il mistero del dolore.


Fà, o Dio che una positività totale guidi il mio animo, 
in qualsiasi condizione mi trovi, qualunque rimorso abbia,
qualunque ingiustizia senta pesare su di me, 
qualunque oscurità mi circondi, 
qualunque inimicizia, qualunque morte mi assalga, 
perché Tu, che hai fatto tutti gli esseri, sei per il bene. 
Tu sei l'ipotesi positiva su tutto ciò che io vivo. 
Luigi Giussani
  

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