mercoledì 14 settembre 2011

Il banco, ovvero Dio vede e provvede

e altre storielle sui primi giorni di scuola



Sono tre giorni che sono tornata a scuola. Vi aspettate disperazione, lamentele e tristezza?
Allora leggete da un'altra parte. Non qui.

Nella mia classe ci sono alcuni compagni a cui sono particolarmente legata, e quest'anno avrei voluto molto sedermi vicino a qualcuno di loro. Ma pochi giorni prima dell'inizio scopro che tutti sono già accoppiati, e dunque per ora sono sola. Dato che l'atra parte di classe e molto legata comincio ad avere il terrore di finire vicino a uno in particolare, cosa che davvero non vorrei. Ho fatto cadere lacrime amare nel giardino: si tratta di un anno intero, l'ultimo, e se sei vicino alla persona con cui proprio non fili........... Beh, posso mettermi con X, anche se... Non vedo via d'uscita e dunque mi dico: allora, o Dio c'è anche qui, o sono tutte storie. Mi fido di Te. So che dovunque capiterò sarà per un motivo, anche se mi parrà tremendo. E poi grazie alla lettura del meraviglioso romanzo "L'isola del mondo" continuo: offrirò le sofferenze; anche in questa circostanza esiste una ragione. Passo nella tranquillità gli ultimi giorni di vacanza e alla mattina di lunedì i posti si riempiono grandiosamente e infine si siede accanto a me una ragazza che mi è cara, benchè non la conosca tantissimo. Qui è chiara la Grazia di Dio, maledetta te che disperavi. Deo Gratias. "Sono contenta di essere con te!" le dico. "Anch'io" risponde.
Il tutto ad maiorem Dei gloriam, naturalmente.


Dopo un inizio così grande sono felice.

Oggi ho incontrato una mia ex professoressa di italiano e latino nel corridoio, una cara, cara donna. Mi ha chiesto come stavo, mi ha fatto gli auguri per l'anno e infine, lasciandomi esterrefatta, mi ha detto che sapeva che ero andata a lavorare al Meeting e mi ha chiesto come era stato. Splendido, rispondo io, come sempre. E di Sul suo volto il sorriso si allarga ancora di più (non pensavo fosse possibile). Ho lavorato come volontaria, è stato faticoso, ma impagabile, continuo felice. E poi mi saluta. Ho ripensato solo più tardi a come io non l'abbia vista mai abbattuta, e a tutti i giorni che ci incontrava con il sorriso e con un gioia indistruttibile. Lei è una donna felice. Dopo oggi non me ne stupisco. Perchè i beati sono tutti in Paradiso...
  

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