lunedì 22 novembre 2010

Fallisci ma gioisci

In questo periodo sono molto stanca e un po' annoiata dal molto studio e altro. E allora in un secondo libero mi son riguardata qualche foto di quest'estate e me n'è capitata una che mi ha fatto il mio padrino mentre mangio un gelato e lo guardo con aria di rimprovero (guai a disturbarmi mentre mi nutro). Già lì son quasi scoppiata a ridere, cioè ero ridicola! Poi le foto che avevo fatto al parco della Burcina (una bella collina di Biella) da mandare a un concorso. L'unico problema era che a quel tempo avevo dimenticato di mettere titolo, esecutore e altri dati per cui mi ero accorta di essermi autoesclusa (ridicola doppia!) :D A tempo debito ne ero stata diciamo oltremodo afflitta, perchè (a parer mio) le foto erano di alta qualità. E ora riguardandole mi son resa conto di quanto son ridicola e di come la vita sia bella e divertente anche quando non sai dove girarti perchè hai verifiche a tutto spiano. Ci voleva proprio un concorso fallito per tirarmi su adesso!
"L'Eutrapelia è il sorriso buono, virtù imparentata con la modestia: ci aiuta a non darci troppa importanza e a non montare in superbia. Chesterton, un grande eutrapelico, diceva che il motivo per cui gli angeli volano è che si prendono alla leggera..."

(Quel cristiano di Guareschi, Ancora, pag 40)

2 commenti:

  1. Brava sorelletta! Una delle cose più interessanti del Cristianesimo è che non bada al risultato, e che anche ci dice a chiare lettere che esso non è la felicità. Fra i Cristiani infatti è pieno di "vinti" che sono felici, cosa che non poterono mai capire i socialisti, i veristi e tanti altri... Salutami tutti

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  2. Eh sì...
    A scuola abbiamo appena studiato che gli illuministi ritenevano che la felicità da raggiungere fosse quella pubblica, ovvero la forma migliore di vita sociale... Inutile il mio intervento che chiedeva se tutte le cose desiderabili sarebbero state sufficienti a fare felice un uomo...

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