mercoledì 7 marzo 2012

Angoscia e scelta


Ieri e oggi Kierkegaard! Ecco un amico di quelli "tormentati", che ti fanno sorgere un sacco di domande. Ricordo che molti anni fa lessi un passo di un libro in cui si raccontava di come il protagonista fosse tormentato in ogni sua scelta dalla paura di cosa stesse perdendo, delle strade che si chiudeva con quella decisione. Ecco che a distanza di un bel po' di tempo ritrovo questa riflessione. Ringrazio il cielo di aver incontrato delle persone che mi assicurano con la loro vita che anche se facciamo la scelta sbagliata la misericordia di Dio è pronta a trarne del bene.

Comunque Soren è un bellissimissimo nome.

 

3 commenti:

  1. Tormento e paura. Emozione. Passione. Filosofia per l'esistenza, quella che cerca sempre un senso. La chiusa è luce! Misericordia: quanto troppo spesso manca.

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  2. In ogni caso non capisco quelli che prendono in giro il suo pensiero dicendo: eh ma c'è da tagliarsi le vene, etc... Ma meglio mille volte l'angosciato Kierkegaard che l'annoiato, che so, Mario Rossi, che si lascia scivolare addosso tutti gli eventi della vita!

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  3. Esatto... Lui era un uomo vivo. Pieno di domande. E tuttavia oggi l'abbiamo finito in classe e ha lasciato molti insoddisfatti, soprattutto perchè propone come unico modello di vita "giusto" quello religioso... E questo è inaccettabile per il relativismo moderno dove l'unica affermazione sbagliata è dire che esiste una sola affermazione giusta.

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