domenica 26 febbraio 2012

Festa in cielo e in terra





[...] «Giussani – ha detto Camisasca – ha preso per mano migliaia di ragazzi, portandoli a scoprire la convenienza umana di quella fede che molti davano per scontata e molti non conoscevano più. Il suo metodo era mostrarne la ragionevolezza attraverso un coinvolgimento personale: ci portava in montagna, ci raccontava le letture che lo avevano segnato di più, ci faceva ascoltare la musica che lo aveva affascinato durante gli anni di seminario… Tutto diventava per noi strada a Dio perché lo era stato e lo era anzitutto per lui» [...]




Oggi parto per la gita scolastica a Parigi e mi ritrovo a pensare come anche ciò sia stato così rivoluzionariamente cambiato da Giussani e da quella compagnia a cui appartengo; parto e mi chiedo che cosa Dio mi farà incontrare anche in questo tempo. Parto senza i soliti amici e sono contenta perchè comunque Dio è con me. L'unica certezza è la Sua Presenza.
   

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