martedì 17 gennaio 2012

Pellico vs Bini, 10 a 0



"L'intento di stare di continuo alla presenza di Dio, invece di essere un faticoso sforzo della mente, ed un soggetto di tremore, era per me soavissima cosa. Non dimenticando che Dio è sempre vicino a noi, ch'egli è in noi, o piuttosto che noi siamo in esso, la solitudine perdeva ogni giorno più il suo orrore per me: "Non sono io in ottima compagnia?" mi andava dicendo. E mi rasserenava, e canterellava, e zufolava con piacere e con tenerezza."

Questo uno che era in prigione e rischiava di essere condannato a morte da lì a poco.
Era forse pazzo? Mannò. Era cristiano.
Ora ditemi, chi ha più palle: Carlo Bini, 3 mesi di carcere, nel cui testo "prevale la vena ironica e polemica" (cito il mio libro di scuola, anticlericale) o Silvio Pelico, 10 anni di carcere, e comunque lieto?
Fate vobis.

Silvio Pellico, Le mie prigioni, cap VI

1 commento:

  1. Chi si dispera per le ingiustizie nel mondo e vede male ovunque reputerà sempre pazza una persona capace di accettare questo male e di vivere felice: gli rode che essa ci riesce e lui no! Io non ho bisogno di uno psicologo che mi dica come funziona il mio cervello (o almeno non solo), ma di un uomo che mi dica come vivere!

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