sabato 28 maggio 2011

Alla ricerca della Bellezza



Ogni volta che a scuola scopro un frammento di Bellezza, disperso tra le pagine di un libro, in una poesia, in un canto, sempre non aspetto altro che correre a casa, quasi per rimirare il mio tesoro nella calma. Ma soprattutto mi sento proprio come quando da piccola girando per i prati trovavo qualcosa di strano, fiore, pianta, animale che fosse: allora correvo dal mio papà tutta eccitata con il fiore in mano e glielo facevo vedere entusiasta, oppure lo trascinavo dove avevo visto la cosa curiosa e gliela mostravo, aspettandomi anche una spiegazione. Così ero sicura che anche l'altro avesse visto ed ero poi felice se scoprivo qualcosa di nuovo. Ci rimanevo malissimo invece se chi avevo chiamato mi rispondeva: "Sì, e allora? non lo sapevi?". Ancora adesso mi viene da restare con la bocca spalancata (metaforicamente, ma anche realmente con grande divertimento di chi mi sta accanto) davanti alla realtà, davanti agli antichi uomini e davanti ai libri, e sono convinta che il tempo che passo a scuola non si risolva che in questo: una continua ricerca della Bellezza sparsa per il mondo.

  

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